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Tutorial: Trading con RSI di Connors

Richard Cox trader
Updated 24 Mar 2020

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Aktienanalyse

L'RSI di Connors (CRSI) è un indicatore usato nell'analisi tecnica sviluppato da Larry Connors. È composto da tre parti distinte: l'indice di forza relativa (RSI), l'estensione positiva/negativa (serie consecutiva di chiusure unidirezionali) e il tasso di variazione (ROC). Le tre componenti lavorano insieme per creare un oscillatore di momentum utilizzato per prendere decisioni di trading sul breve periodo.

L'RSI di Connors è quindi un prezioso indicatore con alta probabilità di successo per le strategie di day trading. Come nell'indice di forza relativa classico i segnali ricadono all'interno di una scala che va da 0 a 100. Se l'indicatore scende sotto i 5 allora lo strumento è in ipervenduto (segnale di acquisto), mentre se è sopra 95 lo strumento è in ipercomprato (segnale di vendita).

L'indice può essere ovviamente personalizzato dal trader secondo le proprie preferenze sulla maggior parte delle piattaforme di trading.

Tutorial: Trading con RSI di Connors

Cominciamo con un confronto visivo tra l'RSI di Connors, in alto, e l'RSI classico sviluppato da J. Welles Wilder negli anni '70, qui sotto.

Tutorial: Trading con RSI di Connors

Subito vediamo che il CRSI sembra dare segnali più frequenti e volatili. Si tratta di una deduzione parzialmente corretta perché il CRSI è basato su dei parametri che lo spingono a concentrarsi sui cambiamenti di prezzo di breve periodo. Tuttavia si è in errore se si crede che l'RSI di Connors si muova in modo causale o senza una logica.

Al contrario vari backtest hanno dimostrato che il CRSI dà segnali di trading con un alto tasso si successo. L'indice di forza relativa classico è un oscillatore che va da 0 a 100 che sotto i 30 indica una situazione di ipervenduto (segnale di acquisto), mentre sopra i 70 indica ipercomprato (segnale di vendita).

Nonostante risulti più volatile, il CRSI allarga questo intervallo portando le soglie di ipervenduto e ipercomprato rispettivamente a 5 e 95. Questo intervallo più ampio riduce il numero di falsi segnali e quindi la possibilità di perdite aprendo posizioni in sequenza durante la giornata.

Ora vediamo più da vicino come è calcolato l'RSI di Connors e come si comporta rispetto ad altri indicatori che gli assomigliano.

FORMULA DEL CRSI

Per calcolare l'RSI di Connors si usano tre parametri:

  • Indice di forza relativa = L'RSI tradizionale sviluppato da J. Welles Wilder. Nella maggior parte dei casi il trader impiegherà un RSI su 3 periodi (cioè utilizzerà l'indicatore sul brevissimo termine).
  • Estensione positiva o negativa = Contatore del numero di periodi consecutivi sul grafico in cui i prezzi hanno chiuso nella stessa direzione, sia essa maggiore o minore del periodo precedente.

I numeri positivi indicano le chiusure in rialzo mentre i numeri negativi quelle al ribasso. Se lo strumento chiude allo stesso prezzo (nessuna variazione nel periodo) l'estensione è 0.

Tutorial: Trading con RSI di Connors

A questa serie consecutiva viene applicato l'RSI tradizionale e il valore ottenuto è il secondo parametro dell'RSI di Connors. Normalmente le varie piattaforme impostano quest'ultimo RSI su 2 periodi.

  • Tasso di variazione (ROC)= dopo aver stabilito un intervallo temporale calcola il numero di periodi che hanno chiuso al di sotto del prezzo corrente in percentuale sul totale dei periodi nell'intervallo.

Infine viene calcolato il valore medio dei tre parametri:

CRSI (3, 2, 100) =

[ RSI (3 periodi) + RSI Estensione (2 periodi) + ROC (100) ] / 3

BACKTEST

L'RSI di Connors può essere utilizzato con qualsiasi tipologia di strumento (azioni, criptovalute, Forex, ecc), ma i backtest mostrano che l'indice da delle ottime performance nel mercato azionario:

Tutorial: Trading con RSI di Connors

Quando il valore dell'RSI di Connors è sotto 20 vediamo che il mercato risponde con variazioni medie di periodo positive. La variazione media quando l'indicatore è tra 0 e 5 è di ben 2,15%.

Viceversa la variazione media risulta negativa quando il CRSI supera quota 80. Tra 95 e 100 l'andamento del mercato è negativo con -0,94%.

Nel seguente grafico possiamo farci un'idea più visiva e immediata della distribuzione delle variazioni medie rispetto al valore del CRSI:

Tutorial: Trading con RSI di Connors

Questo dimostra quanto il CRSI sia perfetto per individuare le potenziali inversioni del mercato. Ogni volta che il prezzo raggiunge i valori estremi dell'indicatore si tratta di un chiaro segnale sul futuro andamento di breve termine del mercato.

TRADING IN TEMPO REALE: RSI DI CONNORS

L'RSI di Connors può essere utilizzato per individuare opportunità di trading in rialzo come al ribasso. Nel primo esempio vediamo un chiaro segnale che ci spinge a vendere i bitcoin a 8.080,90 $. L'indice di forza relativa di Connors segnala una situazione di ipercomprato che preannuncia un'inversione al ribasso.

Tutorial RSI di Connors

Lo stop loss per questa operazione può essere fissato al massimo appena prima, cioè a 8.120,50 $. Poi, per un rendimento-rischio adeguato, fissiamo il take profit a 7,860,50 $.

Tutorial RSI di Connors

Nel secondo esempio vediamo una profonda situazione di ipervenduto segnalata dall'RSI di Connors quindi compriamo bitcoin a 9.710,20 $. Ovviamente fissiamo stop loss a 9.600,50 $ e take profit a 10.350,10 € per un ottimo rapporto rendimento-rischio.

STRATEGIA DI TRADING CON RSI DI CONNORS

Per capire i segnali forniti dall'RSI di Connors partiamo dalle lezioni strategiche apprese con l'RSI classico. In buona sostanza si applicano le stesse regole che vedono la presa di posizione quando l'indicatore segnala situazioni di ipervenduto o ipercomprato.

Ciò che differenzia i due indicatori è il numero e l'intensità dei segnali che vengono presentati. Sostanzialmente la definizione stessa di ipervenduto e ipercomprato parte da un intervallo di valori differente, più estremo nell'indice di forza relativa di Connors.

Il CRSI finirà per dare meno segnali rispetto all'RSI classico, ma tali segnali risulteranno più affidabili, cioè con una maggiore probabilità che il mercato risponda come previsto.

Tutorial RSI di Connors

Nel grafico sovrastante abbiamo evidenziato una serie di segnali di vendita forniti dall'RSI di Connors. In ben tre occasioni diverse il trend in rialzo dei prezzi porta il CRSI sopra 95. Questo indica un eccessivo ottimismo da parte degli investitori e quindi è probabile che ci sia un'inversione al ribasso.

Infatti, in ognuno dei casi, lo strumento rispetta la previsione data dall'RSI di Connors e cambia direzione. Vediamo anche come il trend al ribasso si sia mantenuto poi più a lungo nel primo e nel terzo caso, mentre nel secondo è stato più limitato.

Tale andamento suggerisce che in questa strategia sia meglio adottare una tattica che prevede lo spostamento dello stop loss in modo aggressivo seguendo l'indicatore. Non c'è da stupirsi considerando la natura a breve termine del CRSI. Come regola generale lo stop loss dovrebbe essere generalmente abbastanza stretto (nell'ordine dei 30-60 punti base a seconda dei supporti e delle resistenze storiche presenti sul grafico dei prezzi). Una volta fissato lo stop loss sarà saggio spostarlo al punto di pareggio non appena possibile, in modo da annullare il rischio legato all'operazione.

Un approccio come questo permette di ottenere buoni profitti nei casi in cui il trend ribassista prosegua per più tempo (primo e terzo caso nel nostro esempio). Allo stesso modo, mitigheremo i rischi nel caso in cui il trend risulti debole (secondo caso nell'esempio), dove la posizione verrà chiusa al punto di pareggio. Tutto sommato, il CRSI offre segnali di vendita accurati con rischi molto contenuti.

Tutorial RSI di Connors

Anche parlando di segnali si acquisto l'RSI di Connors di rivela all'altezza delle aspettative. Qui vediamo un segnale di acquisto quando l'indicatore tocca l'estremo inferiore. Sotto 5 gli investitori sono decisamente troppo pessimisti ed è probabile che lo strumento sia pronto a un'inversione di prezzo sul mercato.

Così accade, e i prezzi di muovono in rialzo come previsto dall'indice di forza relativa di Connors. Dopo poco è possibile spostare lo stop loss al punto di pareggio e mantenere aperta la posizione fino a quando il CRSI non ci dà segnale contrario. Questo succede non appena l'indice esce dall'estremo superiore, oltre quota 95. Si tratta di una situazione di ipercomprato ed è quindi un ottimo momento per chiudere le posizioni in acquisto prima che il mercato faccia inversione. Una strategia che permette al trader di ottenere profitti significativi con pochi rischi annessi.

SINTESI

  • L'RSI di Connors è un oscillatore di momentum, media di tre parametri differenti.
  • Le tre parti distinte sono: l'indice di forza relativa (RSI), l'estensione positiva/negativa (serie consecutiva di chiusure unidirezionali) e il tasso di variazione (ROC).
  • Letture sopra a 95 segnalano situazioni di ipercomprato (segnale di vendita), mentre letture sotto a 5 indicano ipervenduto (segnale di acquisto).
  • Le strategie di trading che usano stop loss mobili permettono di massimizzare le possibilità di guadagno minimizzando i rischi di ogni operazione.
  • Backtest dimostrano che l'indicatore CRSI risulta più preciso dell'indice di forza relativa tradizionale sviluppato da J. Welles Wilder.
  • Concludendo, l'RSI di Connors è un prezioso indicatore con alta probabilità di successo per le strategie di day trading e ottimo rapporto rendimento-rischio.
Richard ha più di vent'anni di esperienza sui mercati finanziari e pubblica su CNBC, NASDAQ, Economy Watch, Motley Fool e Wired Magazine